Caffè e bancomat: multe per chi non lo accetta
caffe pagamento con bancomat

Cambiano i tempi e con essi anche i metodi di pagamento da parte dei contribuenti, così come i sistemi di accettazione per i commercianti. Oggi gli acquisti vengono, per la maggior parte, pagati attraverso la propria carta di credito o bancomat.

Lo Stato però ha deciso di creare una vera e propria “rivoluzione” legata proprio ai pagamenti elettronici, non più dunque solo le spese quotidiane o comunque gli acquisti di prodotti in un comune supermercato o esercizio commerciale, ma anche il semplice caffè potrà essere pagato con carta bancomat.

La legge di stabilità aveva già attuato un out-out per i commercianti, quello di dotarsi di Pos per accettare i pagamenti elettronici, al Messaggero il vice Ministro dell’Economia, Luigi Casero, ha spiegato questa nuova mossa:

Si tratta di una sanzione quasi simbolica ma che indica un cambio di marcia importante. Tabaccai e benzinai sono sostanzialmente favorevoli ma chiedono una riduzione delle commissioni bancarie

Poi ha spiegato come anche tabaccai e benzinai sono d’accordo a patto che: “Tabaccai e benzinai sono sostanzialmente favorevoli, ma chiedono una riduzione delle commissioni bancarie, altrimenti sarebbe anti economico dotarsi di Pos”.

Il problema a questo punto è trovare un accordo conveniente per i commercianti e tale accordo andrebbe stipulato direttamente con le banche per le transazioni attraverso pagamenti elettronici, dunque un passo molto difficile da compiere senza ridurre ulteriormente i già esigui guadagni dei commercianti.

La manovra economica dovrebbe diventare operativa del prossimo anno, dunque i consumatori che volessero consumare un caffè o comunque effettuare un acquisto anche di pochi centesimi, potranno usufruire del pagamento attraverso carta di credito e bancomat, c’è da dire che almeno fino ad oggi erano tanti gli esercenti che si erano rifiutati di utilizzare tale sistema soprattutto per somme poco consistenti, ma in questo caso arriveranno anche le sanzioni: si parla infatti di una multa minima di 30 euro.

Proprio Casero commenta tale sanzione: “È una sanzione quasi simbolica ma che indica un cambio di marcia importante“.

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