Risposte lettere di richiamo: come agire
di Redazione
09/06/2020
Quali sono le possibili risposte per lettere di richiamo? La lettera di richiamo consiste in un provvedimento disciplinare che talvolta il datore di lavoro indirizza ad un proprio dipendente, con l'obiettivo principale di invitarlo a correggere uno o più atteggiamenti che possono essere lesivi per l'immagine dell'azienda, o per la condotta dell'ufficio.
Sicuramente ricevere una lettera di richiamo è una situazione che tutti vorrebbero evitare, poiché quasi come naturale conseguenza, sopraggiunge l'ansia e la paura: tuttavia, grazie ad una serie di accorgimenti, è possibile evitare di reagire male, arrivando addirittura a comprendere i propri errori e cercare di trarre beneficio da essi.
Vi sono differenti modi per agire nel momento in cui si riceve una lettera di richiamo e diverse possibili risposte per lettere di richiamo. Ognuno di essi può portare ad una serie di risultati interessanti.
Com'è fatta una lettera di richiamo
Innanzitutto, per evitare l'insorgere di qualsivoglia tipologia di disguido, è assolutamente indispensabile controllare che vi siano alcuni elementi formali, quali per esempio:- il motivo della lettera di richiamo;
- la specificità dell'atteggiamento sbagliato;
- la richiesta esplicita di correzione dell'atteggiamento errato posto in essere;
- conseguenze giuridiche cui il dipendente potrebbe andare incontro qualora dovesse permanere nello stato di errore.
Come reagire ad una lettera di richiamo
La prima cosa da fare, nel momento in cui si riceve una lettera di richiamo, è sicuramente non lasciarsi prendere dal panico e dall'ansia: sebbene questi due elementi si configurino quasi come naturale conseguenza, è indispensabile tenere presente che la lettera di richiamo ha come solo scopo quello di informare il dipendente circa eventuali atteggiamenti sbagliati; se davvero si trattasse di un qualcosa di grave, il datore di lavoro procederebbe con il licenziamento diretto per giusta causa. Una volta ricevuta la lettera è importante reagire con calma, ponderare bene le proprie emozioni e procedere con il giusto raziocinio, prima di passare alle possibili risposte per lettere di richiamo. La cosa più importante da salvaguardare in questi casi, infatti, è sicuramente la stima che intercorre tra il dipendente ed il proprio datore di lavoro. Una volta ricevuta la lettera di richiamo, si hanno a disposizione cinque giorni per fornire delle risposte per lettere di richiamo: la legge, in questi casi, è abbastanza flessibile. Per predisporre le risposte alle lettere di richiamo ci sono due modi sostanzialmente:- per via scritta;
- per via orale.
Come comportarsi in caso di ragione
Qualora le accuse mosse dal datore di lavoro attraverso l'apposita lettera dovessero rivelarsi infondate, è nel diritto del lavoratore giustificarsi e spiegare il proprio punto di vista. È assolutamente indispensabile, però, ricordare che si può rispondere ad eventuali accuse solo qualora si abbia la piena consapevolezza della propria innocenza: qualora si volessero campare in aria delle motivazioni prive di fondamento, che avrebbero come unico obiettivo quello di salvaguardare a tutti i costi la propria posizione, si finirebbe con l'aggravare solo di più tutta la circostanza, arrivando così a dei risvolti anche drammatici. In definitiva, ricevere una lettera di richiamo è del tutto normale: è assolutamente importante, però, rispondere nella maniera più adeguata e soprattutto ammettere i propri errori, cercando infine di porre rimedio ad essi: la stima nei propri confronti non farà che aumentare.Articolo Precedente
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