C’è stato un periodo, neppure troppo lontano, in cui si credeva che le criptovalute avrebbero potuto addirittura, nel giro di qualche anno, soppiantare le monete nazionali: un fuoco di paglia, stando ai dati delle ultime settimane.
Soprattutto l’ultima settimana è stata terribile per le monete virtuali nel loro complesso, ma per il Bitcoin in particolare: quest’ultimo infatti ha perso circa il 15 per cento nelle ultime 24 ore, toccando il valore di 4.200 dollari per unità, il più basso dall’ottobre del 2017, cioè prima dell’enorme picco di un anno fa.
La principale criptovaluta, dopo i picchi di dicembre 2017, il 1 gennaio valeva circa 15 mila dollari, oggi ha perso circa il 70 % del suo valore. Ethereum, che aveva sfondato i 1000 euro, si è svalutato dell’85%.
La capitalizzazione delle oltre 2mila criptovalute è crollata a 146 miliardi rispetto agli 800 di inizio anno. Le uniche a essere rimaste salde sono le stablecoin, quelle cioè legate a un valore esterno come il dollaro.