Coltivazioni redditizie: investire in agricoltura per guadagnare
coltivazioni redditizie

Quali sono le migliori coltivazioni redditizie in questo periodo? Il settore dell’agricoltura nel corso del tempo ha attraversato importanti cambiamenti e attualmente può essere considerato un ambito capace di produrre guadagno se questa attività viene svolta nel modo giusto. È infatti fondamentale mettere a punto tutte le attività essenziali, impiegando mezzi e risorse nella realizzazione di un progetto ben definito.

Non si può procedere in maniera casuale, perché l’agricoltura può rappresentare sicuramente una buona fonte di reddito. È però da ricordare che, come d’altronde avviene per tutte le altre attività, bisogna sempre avere alla base un determinato progetto da realizzare nel corso del tempo.

Non stiamo parlando della coltivazione di un piccolo orto dietro casa, che ti può garantire un insieme di prodotti genuini da gustare a tavola. Quella delle coltivazioni redditizie è una vera e propria attività che devi portare avanti con grande impegno e con buoni investimenti, sia dal punto di vista del tempo che relativamente alle risorse economiche da impiegare.

Ma quali sono le coltivazioni redditizie che ti consentono di non investire grandi somme di denaro e allo stesso tempo di ottenere dei buoni guadagni? Ci sono delle tipologie di coltivazioni che non possono essere trascurate, per le loro determinate caratteristiche. Vediamo di quali si tratta e quali possono essere considerate le coltivazioni più redditizie del momento.

Le nuove coltivazioni redditizie

Queste tipologie di coltivazioni che andremo a descrivere attirano sempre di più un numero molto elevato di investitori. Non ci riferiamo soltanto a coloro che hanno una specializzazione in ambito agrario, ma anche a molte persone che vorrebbero intraprendere la strada dell’agricoltura per avere una buona fonte di reddito.

Quello della coltivazione dei prodotti è un settore molto interessante, che permette in molti casi di avere un’entrata economica alternativa e che spesso si inserisce nell’economia di un lavoratore come una forma complementare di attività. Andiamo quindi ad analizzare le nuove coltivazioni redditizie del momento.

Lo zafferano

Una delle tipologie di prodotti che potresti coltivare se decidi di aprire un’azienda agricola è costituita dallo zafferano. Si tratta di una coltivazione molto interessante, che richiede comunque un certo impegno in termini di investimenti economici e di tempo da dedicare alla cura del terreno.

Dovrai avere a disposizione un terreno che non sia molto umido e che possa garantire un buon drenaggio, per evitare possibili allagamenti del campo in caso di pioggia intensa. Ti serviranno sicuramente degli attrezzi specifici, che saranno molto utili per preparare il terreno, come la vanga.

Per quanto riguarda i fertilizzanti, dovresti usare concimi a base naturale. In genere considera che i bulbi da piantare sul terreno hanno un prezzo che varia da 10 cent a 1 euro.

Lo zafferano è una pianta dalla quale si ricava una spezia che risulta molto pregiata. In tutte le situazioni, se non sai come agire nel dettaglio, devi sempre fare affidamento ai consigli di un esperto, che ti possa suggerire tutte le indicazioni importanti sul clima e sui possibili guadagni di una coltivazione di questo tipo.

Il girasole

Un’altra pianta che puoi coltivare in maniera da ricavare una fonte di reddito è quella del girasole. Si tratta di un elemento molto utile dal quale si possono ricavare ad esempio i semi, che vengono utilizzati per l’estrazione dell’olio.

Di recente però il girasole viene impiegato anche come vera e propria biomassa utile per la produzione di carburante. La pianta in questione si adatta a climi differenti e infatti nel nostro Paese viene coltivata sia nelle aree della Pianura Padana che in quelle delle regioni del Sud.

La maturazione corretta è quella che prevede un periodo caldo, alla fine dell’estate. Si tratta anche di una pianta che si adatta molto bene a differenti tipologie di concimazione e di terreno.

In genere possiamo ricordare che la resa media per ettaro corrisponde a circa 3 tonnellate. Se questa pianta viene seminata all’inizio della stagione primaverile, è possibile sistemare una quantità di piantine che corrisponde a circa 60.000 per ogni ettaro.

È bene però ricordare che, per garantire un corretto sviluppo di queste piante, sarebbe opportuno evitare di seminare il girasole nello stesso terreno per almeno tre anni di tempo.

Il bambù

Un’altra coltivazione molto utile e redditizia è rappresentata dal bambù. Anche se questa pianta è associata spesso a regioni climatiche diverse da quelle del nostro Paese, in realtà dobbiamo considerare che il suo sviluppo può avvenire anche in aree che presentano delle temperature più rigide.

Sono in commercio differenti tipologie di bambù e alcune di queste riescono ad adattarsi perfettamente anche al clima delle nostre regioni. Ricordati infatti che il bambù è spesso utilizzato per l’abbellimento di giardini e spazi verdi e il suo prezzo può essere veramente alto.

Il tartufo

Coltivare il tartufo non è certo semplice, soprattutto perché richiede delle condizioni del terreno molto particolari. Ad esempio è necessario un substrato calcareo che presenti un pH tra 7 e 8.

In ogni caso quella del tartufo può essere una delle coltivazioni redditizie in agricoltura tra le più interessanti, considerando che ad esempio moltissimi tra questi prodotti che vengono esportati hanno una provenienza che deriva proprio dalle coltivazioni. Basti pensare che il nostro Paese è il primo produttore nel pianeta di tartufo bianco.

Ricorda che la resa di una coltivazione di questi prodotti può essere anche fino a 100 kg per ogni ettaro. Ma in questo fattore influiscono anche differenti aspetti, che riguardano pure il clima e la grande cura che deve essere riservata nei confronti del terreno e della coltivazione in generale.

Il melograno

Parliamo infine delle coltivazioni redditizie del melograno. Il melograno è una pianta molto interessante. Le origini di questa pianta risalgono all’Asia e alle aree dell’India settentrionale. In Italia questa pianta è presente in tutte le regioni e può svilupparsi sia nelle aree di pianura che nelle zone più alte.

Per uno sviluppo ottimale di questa pianta, le temperature medie nel corso del giorno dovrebbero essere in media di circa 20-25 gradi.

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